E’ stato presentato il 16 settembre con un incontro presso l’Hotel Tirana International un percorso di formazione avanzata per gli insegnanti albanesi delle scuole superiori professionali di agraria, a seguito del percorso di rinnovamento del curriculum del biennio in agraria promosso dalla Cooperazione italiana attraverso il progetto “Vet through innovation”.
Il progetto, oltre a lavorare per lo sviluppo del primo Centro multifunzionale di formazione agraria a Fier in Albania, presta assistenza tecnica, attraverso un consorzio di enti di formazione dell’Emilia-Romagna (Ifoa, Aeca e Serinar) al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed all’Agenzia NAVETQ per la riforma degli standard professionali e di qualifica della formazione professionale agraria.
Il percorso di formazione che si basa sul sistema delle competenze e delle qualifiche europee EQF permetterà agli insegnanti albanesi di migliorare conoscenze settoriali e didattiche avvalendosi del sistema di conoscenze messo a disposizione dall’avanzato ecosistema della formazione dell’Emilia-Romagna e dalle competenze locali dell’Università di Agraria di Tirana con cui il progetto “Vetthrough innovation” ha recentemente siglato un protocollo di intesa.
Il percorso di formazione, che inizierà ufficialmente sabato 17 settembre a Tirana, coinvolgerà inizialmente circa 30 insegnanti provenienti da tutte le scuole superiori con specializzazione agraria in Albania e si svilupperà con un calendario di appuntamenti fino a gennaio 2023 e riguarderà aspetti di innovazione nel curriculum didattico, nella pratica di professionalizzazione alle nuove professionalità agricole e nell’innovazione di testi e materiali didattici.
La formazione superiore agraria albanese riveste un ruolo cruciale per lo sviluppo delle competenze nel settore dell’agricoltura e potrà beneficiare di questo importante percorso supportato dal sistema Italia e rivolto a potenziare anche l’introduzione e l’utilizzo della lingua italiana nella formazione agraria per permettere opportunità di lavoro ai giovani albanesi in relazione alla fitta rete di scambi nel settore agrifood che caratterizza già i due paesi.